Come avviene realmente un’aggressione?

Testimonianza diretta di una donna che ha subito un’aggressione.

Alcuni anni fa una mia allieva, nonché’ collega di lavoro, ha subito un’aggressione a Milano mentre stava tornando a casa. È stata colpita alle spalle con un pugno alla nuca da un malvivente che ha poi cercato di strapparle la borsetta. Ne è nata una accesa colluttazione perché’ lei ha opposto una strenua resistenza. La vicenda si è conclusa fortunatamente senza gravi conseguenze. Lividi, escoriazioni, dolori e qualche giorno di ospedale. L’aggressore è stato acciuffato e la borsa (contenente soprattutto documenti sensibili) è stata recuperata. A distanza di un anno, a mente fredda, ho avuto modo di parlare ancora con la mia collega dell’accaduto. Le ho fatto qualche domanda e lei gentilmente ha deciso di rispondere. Spero che questo piccolo contributo serva a farvi riflettere. L’intento è semplicemente rendere coscienti. Ognuna di voi tragga poi le proprie conclusioni, specialmente chi pratica o ha praticato difesa personale.

  1. Domanda-Quando sei stata aggredita hai avuto una sensazione premonitrice che qualcosa non andava? Mi spiego meglio, i tuoi sensori di allarme ti stavano mandando dei segnali di pericolo, oppure no?

Risposta-NO

  • Domanda-Eri solita passare per quella strada? Se sì, quanto spesso?

Risposta-Non passo spesso da questa strada

  • Domanda-Ritenevi quella strada una zona pericolosa? se sì, perché?

Risposta-NO

  • Domanda-Hai notato che eri da sola e non c’erano altre persone? 

Risposta-NO

  • Domanda-Con il senno di poi, avresti rifatto quella strada? 

Risposta-Si, la faccio tutt’ora in caso di comodità (anche se solo di giorno) ma sempre con il pensiero e ricordo di quanto è successo

  • Domanda- L’aggressione è avvenuta all’improvviso, senza che te lo aspettassi, quale è stata la prima cosa che hai pensato? (tipo: cosa sta accadendo?) 

Risposta- L’aggressione è avvenuta all’improvviso. Ho pensato che stessi sognando per un attimo, e un altro pensiero che mi è venuto in mente era di vivere in una scena di un film.

  • Domanda-Il dolore ti ha impedito di reagire? 

Risposta-No assolutamente. Anzi!

  • Domanda-Quando hai realizzato di essere stata aggredita? 

Risposta-Credo dopo 20 secondi

  • Domanda-Il tuo primo istinto di sopravvivenza cosa ti ha fatto fare? (ad esempio, cadere e proteggerti) 

Risposta-Combattere e proteggere i miei documenti e la mia borsa, non tanto me stessa. 

  1. Domanda-Durante l’aggressione hai gridato? 

Risposta-Si, ho gridato fortissimo con tutta la mia forza

  1. Domanda-Come reagiva il tuo corpo sotto stress, sei riuscita a difenderti? 

Risposta-Si, mi difendevo senza pensare alle conseguenze e sentivo che mi usciva una forza immensa da dentro. Quasi come una super woman😊

  1. Domanda-Avresti voluto avere un’arma con te in quel momento? se si, quale? 

Risposta-NO!

  1. Domanda-Hai avuto aiuto da qualcuno durante l’aggressione? 

Risposta-NO

  1. Domanda-Come si sono comportate le altre persone dopo l’aggressione?

Risposta-Le persone sono arrivate dopo che l’aggressore se n’è andato via. Avevano paura. Dopo hanno cercato di aiutarmi. Mi sono sentita abbandonata durante l’aggressione e ho capito che dovevo cavarmela da sola e difendermi con tutte le mie forze.

  1. Domanda-Ritieni che l’operato delle forze dell’ordine sia stato soddisfacente? 

Risposta-NO, nel senso che non c’erano al momento dell’aggressione. Dopo sono stati gentili invece e hanno cercato di sostenermi ed hanno cercato di prendere l’aggressore.

  1. Domanda-Le nozioni di Krav Maga ti sono servite a qualcosa? 

Risposta-credo di si

  1. Domanda-Ti saresti comportata allo stesso modo a distanza di tempo? 

Risposta-direi di si

  1. Domanda-Vuoi dare un consiglio alle altre donne che potrebbero subire un’aggressione simile alla tua? Come poterla evitare, o come comportarsi?

Risposta-A sangue freddo direi che sarebbe opportuno dare tutto all’aggressore per evitare che ti faccia del male. Nel momento in cui vieni aggredito però è difficile non reagire.